ll matrimonio è un evento unico che ha un grande significato per i futuri sposi, per le loro famiglie e per i loro amici. Una giornata da ricordare che entrerà a far parte della memoria della nuova famiglia. Oltre ad aspetti puramente organizzativi ci sono in ballo le vostre emozioni ed i vostri ricordi. A distanza di anni, i ricordi saranno tanto più vivi quanto più saranno in grado di rievocare le emozioni vissute il grande giorno. In questo le fotografie hanno un ruolo importantissimo spesso sottovalutato. In particolare immagini spontanee che ritraggono momenti autentici hanno una maggiore possibilità di mantenere memoria dei momenti significativi della vita.
Quanto è importante per te avere un ricordo vivo ed autentico del giorno del tuo matrimonio?
Un’idea alternativa di Fotografia di matrimonio
Quando qualche anno fa ho deciso di occuparmi di fotografia di matrimonio il mio desiderio era quello di portare il mio piccolo contributo ad una trasformazione. Avvicinandomi a questo settore e parlando con molte coppie in procinto di sposarsi mi sono reso conto che sono presenti in questo settore, ancora oggi, nelle coppie ed in molti fotografi, un’idea ed una pratica fotografica legate ad un immaginario non più molto attuale. Un esempio per tutti? Sottoporre gli sposi a lunghe, interminabili e noiose sessioni fotografiche in cui sono “costretti” ad assumere pose improbabili alla ricerca di una presunta artisticità del risultato fotografico finale.
Senza proseguire con gli esempi, addentrarmi in considerazioni estetiche e di linguaggio fotografico o valutazioni personali, ad un certo punto, ho realizzato che per praticare questo “genere” fotografico e fornire il miglior risultato possibile, avrei dovuto fare qualcosa per rendere l’esperienza della sessione fotografica un’occasione divertente e gioiosa. Un momento di condivisione con gli sposi, i loro parenti ed amici, in modo da contribuire a rendere la giornata, e successivamente il ricordo di essa attraverso le fotografie, piacevole e coinvolgente.
Come ottenere questo risultato?
Sono giunto alla conclusione che solo immagini spontanee che ritraggono momenti autentici, hanno una maggiore possibilità di mantenere vivi nella nostra memoria i momenti significativi della vita. E’ per questo che ho ideato un metodo che ho chiamato “Fotografie di Matrimonio Spontanee”.
Prima di esporre nel dettaglio in cosa consiste il metodo “Fotografie di Matrimonio Spontanee”, volevo fornirti qualche informazione in più a proposito del perché e del come ci sono arrivato. Non si tratta di un vezzo ma il risultato di un percorso professionale che mi ha condotto a sviluppare questo tipo di linguaggio. E’ un approccio al racconto del matrimonio che deriva probabilmente dal fatto che faccio fotografie ai matrimoni ma non sono un fotografo di matrimonio.
Tutta colpa del passato
Mi spiego…, naturalmente quello che ho appena pronunciato è un paradosso che mi è utile per spiegare il mio attuale approccio alla fotografia di matrimonio. Il “settore” in cui mi sono formato è quello del reportage per l’editoria e le aziende nell’ambito del quale mi sono sempre trovato a raccontare gli eventi così come si presentavano senza intervenire sul loro corso. Così ad un certo punto della mia vita professionale, quando ho deciso di iniziare a raccontare storie di matrimonio, mi sono reso conto che ho “portato” con me il linguaggio tipico del racconto fotogiornalistico. Questo modo di raccontare la realtà ha tra i suoi elementi fondanti una narrazione rispettosa di ciò che accade, senza interventi di manipolazione e quindi – passatemi la semplificazione – spontanea, che è alla base del metodo di cui sto parlando. Per cui intendo sgombrare il campo da qualsiasi ombra di snobismo nei confronti della fotografia di matrimonio: non lo faccio da sempre ma amo fare fotografie ai matrimoni! Mi piace e mi diverte tantissimo essere testimone e raccontare le emozioni delle persone in momenti così importanti e felici. Ogni volta è una grandissima opportunità umana e per questo sono grato a tutti gli sposi che mi hanno scelto e quelli che mi sceglieranno per raccontare il giorno del loro matrimonio.
Una questione di attitudini personali
Inoltre ho una bassa affezione a fare foto in posa e più in generale a fare una regia dei miei scatti. Il concetto è: “se ti dico io cosa devi fare, nelle fotografie non ci sarai tu ma una finzione che sto mettendo in scena io per te”. In queste parole non c’è un giudizio di valore. Non è meglio fare in questo modo, semplicemente è diverso. E’ una questione di carattere, di modo di vedere le cose e la vita, di punto di vista sul mondo e di sensibilità personale. Durante un matrimonio, a me piace raccontare le situazioni così come si manifestano durante la giornata e la sorpresa che si può avere istante dopo istante. Tutto ciò che accade ha, secondo me, dignità di essere ricordato, non solo i momenti in cui sarete al top, emozionati, felici, sorridenti ma anche quando sarete pensierosi, preoccupati e stanchi.
Non mi piacciono le foto spettacolari a tutti i costi
Nella fotografia di matrimonio, come in moltissimi altri ambiti fotografici, ormai da tempo si sta facendo strada una tendenza sempre più marcata verso la spettacolarizzazione. Questo conduce ad una corsa senza limiti a realizzare fotografie in grado di suscitare nell’osservatore il cosiddetto effetto “Wow!!”. Una ricerca dell’immagine più fantasmagorica e stupefacente in grado di lasciare a bocca aperta.
Questo non dipende soltanto da noi fotografi (che spesso siamo vittime di questo meccanismo) ma da una serie di fattori che caratterizzano l’epoca in cui viviamo. Primo fra tutti la smisurata crescita del flusso di immagini a cui siamo sottoposti quotidianamente, che ha fatto si che inevitabilmente, il nostro livello di attenzione si sia drasticamente abbassato. Conseguentemente per destarlo sono necessari scossoni sempre più forti.
Il giorno del matrimonio desidero semplicemente condividere un’esperienza con gli sposi e realizzare per loro immagini in grado di comunicare le loro emozioni e nelle quali si possano riconoscere. Per me è molto più importante creare ricordi autentici piuttosto che immagini “alla moda” da rivista patinata o con atmosfera hollywoodiana.
I fondamenti del metodo
Ogni coppia è unica e la cosa fondamentale per me è riuscire a fotografare questa unicità. Mi avvicino a ciascuna di loro cercando di conoscerla per rappresentarla nel modo più autentico e vicino alle aspettative, evitando di cadere nei clichè tipici della fotografia di matrimonio che rischiano di uniformare il risultato rendendo la maggior dei servizi fotografici molto simili tra loro.
Ciò che distingue il mio approccio alla fotografia di matrimonio, rendendolo unico, è il metodo che leggerai in dettaglio nel prossimo paragrafo, ideato per aiutare gli sposi ad ottenere immagini che raccontano in modo naturale momenti autentici. A differenza delle tradizionali foto in posa o di reportage che ormai moltissimi realizzano, esso consente di avere ricordi unici e rivivere le emozioni nel tempo. Il metodo nasce dall’incontro e dall’ascolto delle coppie di futuri sposi. Nel corso del tempo mi sono reso conto che tra le numerosissime criticità che i futuri sposi devono affrontare durante il percorso di preparazione dell’evento, per quanto riguarda il servizio fotografico, ci sono due aspetti in particolare rispetto ai quali le coppie hanno bisogno di una guida in grado di offrire loro un supporto concreto. Mi riferisco alla:
- fase di raccolta delle informazioni
Rispetto a questo punto ho notato che le coppie si trovano di fronte ad una marea indistinta di informazioni ed offerte da cui vengono letteralmente sommersi e si trovano del tutto disorientati;
- realizzazione del servizio fotografico il giorno del matrimonio
La maggior parte delle persone, a meno che non abbiano avuto esperienze in proposito, non sono abituate a stare davanti all’obiettivo e questo crea giustificati motivi di ansia che se non affrontati nel modo corretto potrebbero influire negativamente sul risultato fotografico finale. Il metodo prevede una serie di fasi successive, a partire dal primo incontro fino al servizio di fidanzamento, che permettono di arrivare sereni e “pronti” il giorno del matrimonio.
Il metodo Fotografie di Matrimonio Spontanee
Con l’obiettivo di migliorare costantemente la mia proposta ho ideato un metodo che ho chiamato “Fotografie di Matrimonio Spontanee” che rappresenta una specializzazione che considero la summa di quanto ho fatto fino ad oggi nella mia vita professionale e ad oggi unico sistema esistente sul mercato della fotografia di matrimonio, che permette ad ogni coppia di sposi di ottenere immagini autentiche che raccontano le emozioni vissute il grande giorno. Tutto il mio impegno è rivolto a far conoscere questo approccio a coloro che hanno deciso di sposarsi ma non amano farsi ritrarre in posa. Il presupposto su cui si basa il metodo è la convinzione secondo la quale non è possibile ottenere immagini autentiche in grado di soddisfare le aspettative se il fotografo ed i futuri sposi sono degli sconosciuti.
Ritengo che una buona parte del risultato finale dipenda dalla coppia, in particolare da quanto essa sarà a suo agio il giorno del matrimonio. Per raggiungere questo obiettivo non ci sono formule magiche ma occorre un lavoro preparatorio che impegna tutti noi. Il mio obiettivo non è fare fotografie belle, ma fotografie vere in grado di trasmettere emozioni a chi partecipa alla realizzazione e a chi le osserverà. Dal mio punto di vista senza la creazione di un rapporto che permette di creare empatia, non si possono realizzare immagini dalle quali traspaia l’essenza delle persone ritratte. Questo richiede indubbiamente desiderio e tempo di intraprendere un percorso di questo tipo ma vi posso assicurare che ne varrà la pena, il risultato sarà diverso.
Ciò che rende unico il metodo è il fatto che il mio intento non è “solo” quello di realizzare un “semplice” servizio fotografico di matrimonio, ma di creare ogni volta, a seconda delle caratteristiche di ciascuna coppia, un percorso personalizzato di avvicinamento al giorno delle nozze. Amo definire il metodo “scientifico” in quanto prevede un protocollo che applico a partire dal primo incontro con i futuri sposi e la creazione insieme a loro di un percorso condiviso, una serie di momenti successivi che li accompagnano dal momento in cui ci conosciamo per la prima volta al giorno delle nozze. Durante questo periodo sono al loro fianco per seguire passo passo l’evoluzione dei preparativi e rappresentare una guida a cui fare riferimento. Di seguito elenco in breve le fasi che approfondiremo in dettaglio quando inizieremo il percorso di avvicinamento alle nozze:
- Prima di conoscersi
Oggi il mondo della fotografia di matrimonio è sempre più affollato ed è oggettivamente complesso orientarsi al suo interno. La maggior parte delle coppie che si affacciano ad esso per la prima volta per cercare informazioni per organizzare il servizio fotografico, non sono a conoscenza delle opportunità e dei rischi che potrebbero incontrare ed hanno giustificati dubbi e quesiti che spesso rimangono senza risposta. Per aiutarle, metto a disposizione una serie di contenuti che ho creato nel corso degli anni. Uno per tutti? La guida gratuita “Cosa chiedere al fotografo di matrimonio”. Se desideri saperne di più, vai a questa pagina;
- La consulenza
Sia essa di persona oppure online, rappresenta il passo più importante per instaurare un primo contatto, iniziare a conoscerci e affrontare insieme tutti gli aspetti che possono aiutarmi a capire i vostri desideri, le vostre aspettative ed iniziare a sciogliere i primi dubbi e curiosità. Sarà anche molto utile per far emergere tutto ciò che mi permetterà di ritrarvi al meglio il giorno del matrimonio;
- Un filo diretto
Fino al giorno del matrimonio, apro con gli sposi un canale di comunicazione diretto e preferenziale grazie al quale mi rendo disponibile a confrontarmi con loro per aggiornarci sugli sviluppi dei preparativi o per gestire eventuali imprevisti dell’ultim’ora che potrebbero creare ansia o disagio;
- La sessione fotografica di fidanzamento
La maggior parte delle persone non sono modelli professionisti e potrebbero trovarsi in imbarazzo quando saranno al centro dell’attenzione. Per sciogliere questo potenziale disagio, per i futuri sposi che pensano di potersi trovare a disagio davanti alla fotocamera, a qualche settimana dal giorno della cerimonia, posso organizzare per loro una sessione di coppia per permettere loro di vivere questa esperienza e verificare le proprie sensazioni in una situazione di questo tipo. Un’ottima occasione per mettersi alla prova davanti all’obiettivo!
- L’incontro finale
Infine a pochi giorni dal “Si”, organizzo un incontro finale in cui verificare con gli sposi che tutto ciò che sta loro a cuore sia a posto.
Se desideri conoscere le domande più efficaci da porre al fotografo di matrimonio per ottenere le informazioni più utili per organizzare al meglio il servizio fotografico che hai sempre desiderato, ho preparato la guida gratuita “Cosa chiedere al fotografo di matrimonio”. Puoi ottenerla visitando questa pagina.
Buona lettura e buoni preparativi.
A presto!